Perché creare un podcast di psicologia potrebbe essere un ottimo modo per entrare in contatto con i tuoi potenziali pazienti?
In questo articolo cercheremo di capire quali sono gli elementi che fanno di un podcast di psicologia uno strumento d’elezione per entrare in relazione con i potenziali pazienti, ma soprattutto, se questo strumento di comunicazione può fare per te oppure no.
Ma facciamo un passo indietro… e parliamo della nascita del mio podcast.
La prima puntata di Psicologi nella Rete risale al 14 giugno 2020, quindi sono 4 anni che, più o meno regolarmente, scrivo, registro e pubblico puntate.
Ad oggi sono arrivata a 158 puntate, di cui 79 sono interviste a professionisti e/o colleghi.
Da subito mi sono data l’obiettivo di parlare di marketing e comunicazione digitale per psicologi, da sola o insieme a chi aveva voglia di farlo insieme a me.
All’inizio, quando ho chiesto il parere ad alcuni professionisti riguardo al progetto che avevo in mente, molti mi hanno detto:
“Lascia stare, non ne vale la pena!”
“Devi trovare qualcosa di più immediato”
“Non lasciare troppo spazio agli altri, poi te ne pentirai”
Il podcast non è sicuramente uno strumento di comunicazione veloce e immediato, e 4 anni fa i podcast erano meno ascoltati rispetto ad oggi.
In più, il podcast non si posiziona sui motori di ricerca, come fanno invece i video su Youtube o gli articoli dei blog.
E allora perché ho scelto proprio questo strumento di comunicazione e l’ho portato avanti con costanza e passione fino ad oggi?
Infatti, da una ricerca di Audible del 2023, abbiamo dei dati importanti:
A cosa mi hanno portato questi 4 anni di comunicazione tramite podcast?
Certo, il podcast non è uno strumento per tutti, come del resto ogni strumento di comunicazione.
Quali sono gli elementi caratteristici del podcast come strumento di comunicazione professionale?
A differenza del video, che unisce tutti gli elementi della comunicazione (parte non verbale, paraverbale e verbale), il podcast e in generale la comunicazione audio sottolinea moltissimo la parte paraverbale della comunicazione, ossia l’utilizzo della voce, oltre ovviamente alla parte verbale, cioè la scelta delle cose da dire. Le pause, il timbro e il tono della voce, la qualità del suono e il ritmo dell’eloquio sono in questo caso fondamentali per rendere il contenuto coinvolgente.
Risulta una modalità comunicativa molto intima e delicata, perché passa direttamente dalle orecchie del tuo pubblico.
Attraverso la tua voce puoi aprire mondi nella mente delle persone, che ascoltandoti possono immaginare e diventare parte attiva del tuo racconto.
Attraverso il podcast racconti una storia, a tutti gli effetti: può essere una storia informativa, formativa, o anche solo che intrattenga o ispiri il tuo pubblico.
Questa storia si sviluppa a “puntate”, in momenti diversi e nel tempo; può essere un tempo definito (se parliamo di una serie con un numero definito di puntate) oppure indefinito, se le tue puntate non hanno una fine definita, come Psicologi nella Rete.
In ogni caso, questo tempo diventa parte integrante della relazione con i tuoi ascoltatori; sono loro che decidono il ritmo con cui ascoltarti e quanto tempo serve loro per vivere appieno la storia che stai loro raccontando.
Per me, più tempo passato ad ascoltarmi vuol dire più fiducia… e ti sembra poco?
Con il podcast entri nella quotidianità delle persone, in punta di piedi: loro ti ascoltano, a volte mentre vanno a lavoro, a volte mentre fanno una passeggiata o fanno qualche lavoretto in casa, a volte mentre stanno sedute comode sul divano.
In ogni caso, i tuoi ascoltatori ti portano con loro nella vita di tutti i giorni.
E questo è davvero un contatto intimo e personale, spesso anche perché il podcast viene ascoltato in cuffia.
Credo che il podcast sia lo strumento che simboleggia l’ascolto per eccellenza.
Parlavamo di tempo, poco fa, e sappiamo quanto tempo ci vuole per creare e portare avanti una relazione solida e duratura… Anche a livello professionale.
Come ti ho raccontato nella puntata dedicata allo PSICO-CUSTOMER JOURNEY la maggior parte delle persone non ti sceglie subito come suo professionista, ma ha bisogno di tempo: per conoscerti, per diventare consapevole del suo bisogno e per prendere una decisione.
Il podcast può accompagnare i tuoi potenziali pazienti in questa scelta, in modo intimo (come abbiamo già detto) ma non invasivo.
La libertà e la comodità stanno da entrambe le parti: per i tuoi ascoltatori, che ti possono ascoltare dove e quando vogliono, anche con un semplice smartphone e (come abbiamo già detto) mentre fanno altro.
Per te, perché basta davvero poco per iniziare: un microfono (qualcuno registra anche con dei buoni auricolari, ma io consiglio comunque il microfono) e un pc.
Per il resto, ci sono tantissime scelte a costo zero per iniziare a produrre e pubblicare il proprio podcast!
Per questo ho deciso di creare PSICO-PODCAST KIT: una guida gratuita che ti permette di mettere nella cassetta degli attrezzi i primi strumenti del mestiere per realizzare il tuo podcast di psicologia!
Di cosa sto parlando nello specifico?
* Iscrivendoti presti il consenso ad essere inserito/a nella mailing list di Psicologi nella Rete, accettando la GDPR e Cookie Policy.
Potrai accedere o richiedere modifiche ai tuoi dati in qualsiasi momento.
SIMONA MOLITERNO
16162 – Genova
Tel. +39 333 41 46 701
simona@simonamoliterno.it
PSICOLOGI NELLA RETE
Chi sono
Perché Psicologi nella Rete?
Blog
© Psicologi nella Rete – Simona Moliterno – P.IVA 02787130992 – Cookie’s Policy
logo-3mediastudio – logo-antworks
Vendere grazie alle emozioni
Condividi questo articolo